Francesco Gaetano Caltagirone ha venduto una sede di obbligazioni Generali che aveva in portafoglio aderendo al progetto del gruppo di Trieste di riacquisto di alcune emissioni subordinate per abbassare il costo degli interessi sul debito.

Fra il 16 e il 20 settembre Generali ha riacquistato tre serie di titoli subordinati con prima data di cali nel 2022 per un importo nominale aggregato di 13 miliardi che rappresenta il 593% del valore nominale complessivo dei titoli in circolazione. Caltagirone ha ceduto un importante pacchetto di obbligazioni emesse da Generali.

L’imprenditore romano ha operato attraverso Esperia 15 srl, rivendendo alla compagnia triestina 4.3 milioni di obbligazioni emesse al prezzo di 128.062, per un totale di oltre 550 milioni di curo. Inoltre, in una separata operazione. lo stesso Caltagirone attraverso la controllata Mk 87 ha venduto altri 2 milioni di bond a un prezzo unitario di 128 curo. incassando circa 256 milioni, e 35 milioni di bond a un prezzo di 108.7 sterline per un incasso di circa 380.5 milioni di sterline (429 milioni di curo).

Nel contempo Caltagirone. fra gli azionisti di riferimento di Generali con il 5% del capitale, ha investito nel green bond appena emesso per 6.2 milioni di curo alla pari (100.00) e cedola lorda. Si tratta di un’obbligazione subordinata di tipo Tier 2 da 750 milioni di curo con scadenza nell’ottobre 2030. con cedola del 2.124%. L’emissione rappresenta il primo titolo di debito europeo verde emesso da un gruppo assicurativo e ha raccolto ordini finali superiori a 23 miliardi, pari a circa 3.6 volte l’offerta. Le due operazioni combinate ridurranno il debito netto di Generali di 250 milioni e la spesa annuale per interessi lordi di 68 milioni permettendo alla compagnia guidata da Philippe Donnet di andare oltre il target di diminuzione dei costi per interessi, fissato nel piano industriale 2019-2021, tra i 70 e i 140 milioni di euro.

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